La pianura in
Piemonte è nata per l'accumulo di materiali
rocciosi derivati dalla graduale demolizione delle
Alpi e dell' Appennino ad opera dell' aria e delle acque. I materiali erosi
sono trasportati in basso da
ghiacciai, torrenti e fiumi e da questi ridotti in ciottoli, in ghiaia,
sabbia e melma.
L' abbondanza di queste pietre verdi e di calcescisti le
conferiscono dal punto di vista fisico e chimico delle speciali attitudini.
La pianura piemontese si dispone in semicerchio: comincia a
sud con la pianura di Cuneo, continua a Nord-Ovest nella pianura di Torino, a
Nord quella di Vercelli e di Novara e ripiega a Sud nella pianura di
Alessandria. La parte maggiore del gigantesco lavoro di costruzione l'hanno
compiuto i fiumi che, all'uscita delle valli, lungo le quali sono scesi ripidi
ed impetuosi, perdevano in velocità e quindi in capacità di trasporto.
Si è formato così ad ogni sbocco di valle un accumulo di
materiale alquanto grossolano. Nemmeno l'attività dei ghiacciai è trascurabile
in quanto essi dipendono dalle brecce nella fascia delle antiche conoidi
fluviali ed hanno mischiato masse ingentissime di sfasciume morenico.
E' per questo che nelle pianure si alternano materiali di
diversa dimensione e dove i fiumi hanno inciso le conoidi hanno lasciato gradini
e dei terrazzi. Si può perciò parlare di alta e bassa pianura piemontese.
Nell' alta pianura si distinguono due zone:
La sezione piemontese del fondovalle padano è più varia
perchè l'ostacolo delle colline, specialmente delle Langhe, ha impedito ai fiumi
di scendere verso il centro della pianura obbligandoli a flettere verso Nord-Est
per cui la falda a Sud del Pellice è stata quasi completamente asportata mentre
è stata risparmiata la pianura nel mezzo dello stupendo anfiteatro tra i corsi
dell' Ellero, della Persio, della Stura di Demonte dove sono rimasti i pianalti
di Pianfei, di Carrù, di Trinità Salmair, di Cherasco che mostrano solchi
profondamente incassati dai ripidi fianchi boscosi.
Dislivelli 80m.-100m. e anche 300m. separano il ciglio dei
pianalti dal letto del fiume.
Lungo le
ALpi Marittime e le Alpi Cozie alla base della
collina del Monferrato, da Sanfrè a Ceresole d'Alba si sono conservate lembi di alta pianura che ha i suoi
limiti a Moncalieri, Chieri, Moriondo, Buttigliera d'Asti, Pralormo, Poirino,
Cmbiano e Trofarello. Il margine occidentale sovrasta di un 40m. la bassa
pianura in cui scorre il Po presso Carmagnola; il margine orientale invece si
affaccia sulle colline dell' astigiano. Nel tratto di
pianura che dal Sangone va alla Sesia prvalgono le pietre verdi che, essendo
roccie povere e sterili, condizionano lo sviluppo dell' agricoltura.
L'intervento dell' uomo per modfificare il modellamento del
terreno ha dato scarsi risultati: ad Est della Dora vaste estensioni
pianeggianti chiamate "vande" sono tuttora incolte. Anche sui pianalti di
Candelo, di Santa Maria, di Carisio, del Brianco, di Benna e di Rovasenda, vi
sono palghe incolte, che figurano come isole, intorno alle quali si estendono
fasce di terreni coltivabili._
La bassa pianura, invece, quella che in forma di ampio
triangolo s'allarga verso il Po in corrispondenza del corso della sesia ha
sucito un accurato livellamento per la coltura del riso.
Tra le colline del Monferrato e l'Appennino ligure si estende
la pianura di ALessandria pa più bassa e la più piatta delle pianure piemontesi.
Informazioni sui parchi naturali (Piemonte).
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